lunedì 19 luglio 2010

Parole sconnesse da spazi interminabili, ricercati nel modo più ridicolo possibile.


A volte credi che guardarsi alle spalle
sia cosa buona e giusta.
A volte credi che guardare il passato
chiuso ermeticamente
in un sacchetto di plastica
soffocato
martoriato
ucciso
sventrato
sia una cosa pateticamente dolce
che al sol pensiero
delle tue dita
attorno alla sua bocca
Blu
ami il mondo.
a volte credi che sia normale
cercare porte ignote
perchè i salti nel vuoto
fanno crescere di qualche centimetro
la propria autostima.
e guardandoci dentro,
chissà con quali mani,
io ti osservo
da lontano
e capisco che tu
sì, tu
non capisci nulla.
e torno a
soffocarti
martoriarti
ucciderti
sventrarti.
Dimenticavo.
quando esci
apri la porta.
grazie.

(un particulier remerciement au
R. Magritte et sa "La réponse imprévue")

domenica 18 luglio 2010

Quando non sei a casa

Non credi mai nella vista
quando questa non ti piace.
non credi mai nei respiri
quando dici che non vedi.
non credi negli altri
visto che i tuoi occhi
non han mai guardato
al di la del tuo ombelico.
stai forse ammettendo
che ti piaci?

non credi che le parole servano,
quando le soppesi con un bilancino
non credi che le parole valgano
quando, mentre ti parlo,
ti giri e mi ascolti.
non credi che questo mondo
sia alla tua altezza
quando tu annaspi per restare a galla
stai forse ammettendo
che non vivi?

vivi solo per te
ma non sei in grado di farlo.
tesi e antitesi.
Hegel prevedeva qualcos'altro.
per definire intiero.
E tu, annaspatore folle
incapace di definirti in un aufhebung
affoga nella tua autostima.
ed è così che morirai:
succhiato dall'orgoglio
e baciato dall'egoismo.

domenica 11 luglio 2010

esistono persone
che non esistono
e se esistessero
sono uguali.
come il cielo
che erroneamente pensiamo cambi.
in realtà è sempre quello.

esistono cose
che fagocitano pensieri
moribondi di sincerità
ma che in realtà
sono sempre falsi.
come le persone
che fingono di esistere
e in realtà non mangiano.

esistono mondi
dove tu sei vivente
ma non li conosci
e non ci andresti
perchè in fondo
amiamo rimanere
sempre nello stesso posto:
abitudine dell'esistere
ai fini del non esistere.
e così ingenuamente
ci nascondiamo dietro un cielo
che cambia
ma siamo prevedibili
come il mare dopo la pesca
perchè il cielo non cambia.
nudi come larve.
ma mai e poi mai farfalle.

venerdì 9 luglio 2010

Filosofie spiccie #1

Tra una assenza e l'altra
che io amo chiamare
atomi
ci sono momenti
di clinamen
e ringrazio che esistono
perchè come avrebbe fatto
Epicuro
ad essere così famoso?